Il numero si apre con un saggio di Chiara Bergonzi dell’Archivio di Stato di Pistoia su un progetto dell’architetto Gino Coppedè per un “villaggio alpino” a Le Regine mai realizzato, progetto conservato nell’archivio storico del Corpo Forestale dello Stato recentemente versato all’Archivio di Stato di Pistoia.
Segue la pubblicazione di una lunga intervista a Renato Risaliti ad un non meglio identificato Valerij, ritrovata tra le sue carte dal figlio Roberto, recentemente scomparso, curata da Cesare Sartori e preceduta da una ampia introduzione su “Renato Risaliti e la storia della Russia” di Lorenzo Pubblici, professore dell’Università di Napoli, l’Orientale.
Marco di Mauro, docente di storia dell’arte al Liceo artistico P. Petrocchi di Pistoia, pubblica nuovi documenti sul monumento a Giuseppe Giusti a Monsummano promosso da un comitato di cittadini presieduto da Ferdinando Martini opera dell’ingegnere Fantacchiotti della fine degli anni 80 del secolo XIX.
Caterina Del Vivo e Simone Fagioli si soffermano sull’archivio della “Società dei reduci garibaldini di Pistoia” conservato nella Biblioteca Forteguerriana: la Del Vivo, già responsabile dell’Archivio Storico e dell’Archivio Contemporaneo del Gabinetto G. P. Vieusseux di Firenze, ricostruisce. le vicende subite dalle carte dei “reduci garibaldini” di Pistoia ed entra nel dettaglio di un fondo piccolo, ma composito dal momento che conserva non solo i documenti dell’associazione, ma anche le memorie consegnate dai singoli appartenenti; Simone Fagioli, ricercatore libero professionista di formazione antropologica, affronta i complessi rapporti che si stabiliscono tra i reduci e la società pistoiese sino allo scioglimento della “Società” nel 1930, con la scomparsa degli ultimi “garibaldini”.
Andrea Lottini, insegnante di religione nella scuola secondaria di primo grado, pubblica le lettere di Renato, Fiammetta e Bruno Moscato dal campo di Fossoli, custodite presso la Comunità ebraica di Firenze e scritte per la maggior parte fra il marzo e il maggio 1944 e dalle quali emergono le responsabilità “italiane” nella loro cattura, trasferimento a Fossoli e poi nei campi di sterminio dai quali non fecero ritorno.
Chiudono la rivista le Segnalazioni a cura di Giuseppina Carla Romby, su due mostre svoltesi nel Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme, la prima dedicata al tesoro della basilica di Maria SS. della Fontenuova e la seconda alle dimore rurali delle fattorie medicee situate intorno al lago di Fucecchio; di Sandra Tucci, direttrice del Museo Nazionale di Casa Giusti, sull’iniziativa promossa in occasione della festa della Toscana del 30 novembre 2022 con una lezione di Ugo Barlozzetti dal titolo “Riflessioni sulla politica e sulla cultura al tempo della riforma del Codice Leopoldino” alla quale ha partecipato anche Amedeo Bartolini, presidente dell’associazione Amici di Casa Giusti con una lettura della satira “La Guigliottina”; di Vincenza Papini sui primi venti anni di attività della Sezione “Storia e storie al Femminile” dell’Istituto Storico Lucchese la cui attività, dopo la pausa dovuta alla pandemia, è ripresa con la costituzione di un nuovo consiglio presieduto da Laura Melosi, titolare della cattedra di Letteratura italiana e direttrice della Scuola di Dottorato dell’Università di Macerata; di Alberto Cipriani, sul libro contenente gli atti del secondo convegno che l’Associazione 9cento ha dedicato alla tematica di quei luoghi, borghi appunto, forniti di un loro significato storico che col tempo sono stati abbandonati e si sono degradati; di Claudia Becarelli, sulla presentazione svoltasi il 25 novembre del 2022 nel salone di Palazzo dei Rossi del volume “Un palazzo per il Granduca. Le fabbriche di Bernardo Buontalenti a Pistoia”, curato da Mirabilia. Arte e Memoria e edito da Metilene.